Luogo: Piemonte
Data: 2017
Comparto produttivo: Servizi
Esito: Fatima, cameriera di 35 anni, a seguito di una caduta ha riportato una lussazione delle prime vertebre cervicali, con una prognosi complessiva di 410 giorni e un danno permanente del 42%.
Dove è avvenuto: presso il ristorante di un Hotel di lusso ricavato in un edificio storico.
Cosa si stava facendo: Quella sera il ricevimento era iniziato intorno alle diciannove, tutti erano estremamente tesi, molti invitati, massima attenzione ai dettagli e, come sempre, velocità. Fatima, che aveva cominciato alle 20 circa, come lavapiatti, aveva il compito di liberare i piani di lavoro e la cucina dalle stoviglie sporche il più in fretta possibile. Per questo, oltre a caricare il montacarichi, portava anche le stoviglie a mano per le scale appoggiandole su vassoi d’argento, troppo grandi per stare nel montacarichi. Infatti, la cucina e la plonge si trovano su due piani diversi, la cucina sopra e il lavaggio sotto, sono collegate sia da un piccolo montacarichi sia dalle scale.
Descrizione dell’infortunio: Mentre scendeva le scale con due di questi vassoi, carichi di ceramiche, con un peso che si avvicinava ai 7 chili, per un motivo non del tutto chiaro, e forse non del tutto chiaribile, quando si trovava ormai agli ultimi gradini è scivolata all’indietro battendo violentemente la testa.
Raccomandazioni: Se desideriamo trarre un insegnamento pratico da questo infortunio, possiamo osservare che Fatima è stata obbligata a trasportare i vassoi a mano poiché erano troppo ingombranti per essere inseriti nel montacarichi. È dunque fondamentale controllare la compatibilità tra le attrezzature al momento della loro scelta e nella progettazione di un ambiente lavorativo. In aggiunta, nelle strutture sottoposte a vincoli architettonici, risulta complicato garantire la compatibilità con ambienti di lavoro sicuri. L’obbligo di percorrere scale con carichi aumenta certamente il rischio di incidenti, anche quando le scale sono realizzate in pietra antiscivolo e l’illuminazione è adeguata. Inoltre, la fretta ha contribuito al sovraccarico dei vassoi, con due di essi impilati e stracolmi di stoviglie. Questa vicenda sfata il comune pregiudizio secondo cui i luoghi di lavoro dedicati al tempo libero e alle celebrazioni siano privi di insidie, che per un caso fortuito non si sono trasformate in situazioni fatali.