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Un bel maglione

Luogo: provincia di Torino

Data: gennaio 2010

Comparto produttivo: metalmeccanica

Esito: uno dei due soci (che è anche datore di lavoro) di una piccola impresa, ha subito l’asportazione di un lembo di tessuto cutaneo e muscolare dal braccio destro, poco sopra al gomito, con prognosi di 63 giorni.

Dove è avvenuto: nel reparto produttivo di una piccola officina di lavorazioni meccaniche, su un tornio plurimandrino automatico.

Cosa si stava facendo: l’infortunato stava ultimando le regolazioni del tornio per un cambio-tipo.

Descrizione infortunio: l’infortunato operava sul tornio in movimento (mandrini in rotazione) con gli sportelli laterali aperti. Per spostare un ugello del liquido lubrorefrigerante portava il braccio destro all’interno dell’area di lavoro del tornio e la superficie scanalata di un albero in rotazione afferrava un lembo della manica del maglione che l’infortunato indossava, trascinando il braccio verso gli organi meccanici in movimento. Per una fortunata combinazione il tessuto del maglione ha formato intorno all’albero un groviglio tale da bloccarne la rotazione, limitando il danno ai tessuti superficiali del braccio.

Come prevenire: l’infortunio non sarebbe successo se l’infortunato stesso non avesse deliberatamente manomesso i dispositivi di sicurezza di cui era dotato il tornio, che era stato acquistato usato ma ricondizionato da una ditta specializzata e dotato dei necessari dispositivi di sicurezza e delle relative certificazioni. Egli aveva infatti smontato le chiavette di sicurezza che, fissate agli sportelli laterali scorrevoli del tornio, impegnando i microinterruttori che danno il consenso ai movimenti del tornio solo quando gli sportelli sono in posizione di chiusura. Le chiavette erano state infilate nei microinterruttori in modo che vi fosse sempre il consenso al movimento. Ovviamente, l’infortunio poteva essere prevenuto anche evitando di inserire parti del corpo all’interno dell’area di lavoro (e quindi dell’area di pericolo) del tornio.