Luogo: Liguria
Anno: 2019
Comparto produttivo: Metalmeccanica
Esito: Luca, operaio manutentore di 28 anni, ha subito una frattura branca ileo e ischiopubica sinistra e una frattura L1 e L2; gli è stata riconosciuta un’invalidità permanente del 20%
Dove è avvenuto: l’infortunio è avvenuto nel pomeriggio di una calda giornata agostana in un’azienda di produzione di pezzi automobilistici.
Cosa si stava facendo: Luca assieme a Matteo, più anziano e con 12 anni di servizio, si trovava da due giorni presso un’azienda per effettuare la manutenzione delle ventole di aspirazione di alcuni forni, in prossimità dell’impianto di produzione di freni per automezzi.
Descrizione dell’infortunio: i due lavoratori si trovavano nel sottotetto del fabbricato a circa sei metri da terra con i piedi sopra un grigliato attraverso il quale passava il calore dei forni accesi del reparto sottostante che si aggiungeva al caldo tipico di quel periodo. A un certo punto, Luca ha scavalcato la parete metallica perimetrale alla zona di lavoro alta 103 cm accedendo a un’area non calpestabile per andare a lavare un pezzo del ventilatore (figura 1 e 2). Ma il piano di calpestio ha ceduto e Luca è precipitato a terra.
Raccomandazioni: è evidente che nel nostro Paese, nonostante i grandi sforzi messi in atto dalle figure preposte al rispetto e all’attuazione delle misure di sicurezza sul lavoro, vi è un tangibile problema di cultura della sicurezza sul lavoro, manca la consapevolezza di cosa si rischia realmente e di quanto basti poco per invalidarsi la vita. Se Luca non avesse terminato il lavoro con premura cercando di ottimizzare i tempi, se Luca si fosse fermato un secondo a pensare che per guadagnare qualche minuto di libertà avrebbe messo a rischio la sua vita, forse avrebbe fatto il percorso segnalato e oggi potrebbe continuare a tuffarsi al mare e a giocare a calcio senza problemi. Oggi Luca sa cosa ha perso per sempre.