Luogo: Piemonte
Data: 2013
Comparto produttivo: Elettricità-Gas-Acqua
Esito: Francesco, l’infortunato, un ragazzo di 17 anni, ha subito un’ustione di terzo grado alla mano destra
Dove è avvenuto: nel reparto Bassa Tensione (BT) di un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di quadri elettrici e impiantistica elettrica.
Cosa si stava facendo: si stavano completando le fasi di assemblaggio di componentistica e cablaggio dei collegamenti elettrici all’interno di armadi metallici. Occorreva procedere al collaudo dell’intero quadro ricollegandolo all’alimentazione elettrica per provare le funzionalità e la tenuta dei sistemi di isolamento.
Descrizione infortunio: durante queste operazioni di prova e collaudo, Marco, capo reparto dell’unità in cui lavora Francesco, si rende contro di un errore di montaggio di alcuni interruttori. Inizia la sostituzione degli elementi, senza però disinserire la tensione al quadro. Ben presto si accorge che è impossibile riposizionare un interruttore poiché il nottolino a cui deve essere avvitato è rientrato all’interno del foro in cui alloggia. È necessario rimuovere e riparare uno dei supporti fissi posteriori. Francesco, che normalmente si limita a passare al collega i componenti da sostituire, supera la bandella bianco-rossa ed entra nella zona pericolosa per aiutarlo. Convinto che fosse già stata disattivata la tensione dal quadro, svita tre viti, toglie la protezione e inizia a riposizionare un nottolino per fissare l’interruttore. Con la punta delle dita della mano destra entra in contatto con una bandella conduttrice in rame e vi rimane attaccato fino a quando il collega, accortosi dell’accaduto, non interviene.
Raccomandazioni: L’infortunio non sarebbe successo se Marco, capo reparto, nell’ambito delle proprie attribuzioni avesse verificato che Francesco rimanesse al di fuori dell’area segnalata fino a quando non fosse stata interrotta l’alimentazione elettrica dell’armadio in fase di collaudo. La collocazione della presa per la messa in tensione dell’armadio in un punto che consentisse la visibilità sull’area segnalata avrebbe agevolato e reso più efficace l’azione di vigilanza di Marco sull’operato di Francesco. È necessario, inoltre, che ogni azienda si occupi della tutela delle categorie di lavoratori particolarmente a rischio, come nel caso dei lavoratori di minore età in apprendistato o in fasi di tirocinio. La minore età e la fase di apprendimento devono essere considerate come elemento di accresciuto rischio e richiedono procedure puntuali di gestione delle attività di affiancamento dei minori.