Luogo: Milano
Data: settembre 2011
Comparto produttivo: spettacolo
Esito: l’infortunata ha subito la frattura del pilone tibiale sinistro, con obbligo d’intervento chirurgico per l’inserimento nella gamba fratturata di una placca con viti.
Dove è avvenuto: studio di registrazione
Cosa si stava facendo: si stava effettuando una prova orchestrale prima della registrazione di un programma di talent show. L’ambiente era buio.
Descrizione infortunio: l’infortunata stava raggiungendo l’area orchestrale mediante il transito su di una rampa. La scenografia prevede che i musicisti siano disposti su palchi semicircolari a più piani, partendo da quota +1.38 fino ad arrivare a quota +2.13. Al centro di quest’ultima porzione di palco è stata realizzata un’apertura circolare del diametro di 220 cm che permette la salita degli artisti e dell’anchorman con l’ausilio di una pedana motorizzata dalla sottostante quota sero. L’infortunata, dirigendosi sulla rampa al buio, individua un percorso che sembra delimitato da due parapetti circolari (porzioni di scenografia) con al centro un passaggio largo quel tanto che basta per far transitare una persona. La via sembra volutamente tracciata e l’infortunata la segue quando improvvisamente si sente mancare la terra sotto i piedi, cadendo nella botola.
Come prevenire: la botola era priva di adeguate e complete protezioni contro i rischi da caduta dall’alto. L’infortunio non sarebbe successo se la ditta Committente (Centro Direzionale Televisivo) avesse verificato la reale attuazione delle misure di sicurezza previste dal Documento di Valutazione dei rischi per la caduta dall’alto. L’infortunio non sarebbe successo se la ditta appaltatrice (Società Wonderland), al momento della concessione dello studio da parte della ditta Committente, avesse controllato l’attuazione delle misure di protezione previste anche sulla base delle proprie valutazioni dei rischi. L’infortunio non sarebbe successo se le due aziende (Committente + appaltatrice) avessero predisposto e attuato una procedura di controllo congiunta sulle misure di protezione previste. L’infortunio non sarebbe successo se l’infortunata fosse stata informata e formata sui rischi presenti nel locale di lavoro.