Luogo: Marche
Data: 2018
Comparto produttivo: Edilizia
Esito: Gianluca, l’infortunato, un ragazzo di 28 anni, è deceduto a seguito di gravi lesioni interne
Dove è avvenuto: l’infortunio è avvenuto in un’area di stoccaggio di materiali sita ad Ascoli Piceno di pertinenza della ditta esecutrice. In questa area la ditta depositava i materiali da utilizzare in cantiere.
Cosa si stava facendo: Gianluca e due suoi colleghi sono impegnati a scaricare un imponente carico di tubi d’acciaio arrivato nell’area di deposito a bordo di un autoarticolato. Una volta completata la catasta devono affrontare un problema inatteso: il terreno, reso instabile dalle recenti piogge, non offre l’appoggio necessario. Decidono di intervenire con un elemento di contrasto: un robusto tubo in ferro, posto in posizione verticale a ridosso della catasta. Dopo averlo legato con una cinghia tessile, il conduttore della gru lo solleva spostandosi vicino alla catasta. Sistemato il tubo nel punto corretto, Gianluca con altri due colleghi, lo sorregge per mantenerlo in posizione verticale, così da permettere al gruista di poterlo battere in testa e infiggerlo nel terreno. Il gruista intraprende la discesa del braccio del mezzo meccanico per esercitare la spinta sul tubo. Gianluca ed i colleghi si trovano proprio nella zona di pericolo e sostengono il tubo in posizione verticale.
Descrizione infortunio: nella discesa del braccio del mezzo, al momento dell’appoggio a terra del tubo, la cinta di sollevamento si allenta e improvvisamente il condotto si inclina pericolosamente. Gianluca ed i colleghi, capendo il pericolo, girano le spalle al mezzo tentando di allontanarsi rapidamente da quella zona. Repentinamente il tubo compie una rotazione incontrollata, Gianluca viene raggiunto e colpito dal movimento dello stesso sul fianco sinistro e sospinto verso la catasta di tubi. L’impatto del fianco destro del giovane lavoratore su una traversina in legno presente tra le file dei tubi sulla catasta provoca le gravi lesioni risultate poi letali
Come prevenire: l’infortunio, con ogni probabilità, non sarebbe successo se i datori di lavoro delle imprese coinvolte avessero organizzato le fasi delle singole imprese ed in particolare quelle che necessitavano dell’apporto delle maestranze di entrambe le ditte; se nel documento di valutazione dei rischi aziendale o in qualche specifica procedura di lavoro fosse stata prevista l’attività che ha portato all’infortunio e il preposto si fosse accertato dello stato del sito dando opportune indicazioni operative verificandone la corretta esecuzione. Se l’operatore abilitato alla conduzione della gru avesse utilizzato l’attrezzatura secondo quanto riportato nel libretto di uso e previsto dalla normativa vigente e non avesse permesso a Gianluca e i suoi colleghi di stare all’interno della zona di pericolo mentre il mezzo era in movimento. Infine se il datore di lavoro avesse prestato maggiore attenzione alla tutela dei propri lavoratori provvedendo ad impartire una efficace formazione ed informazione in considerazione che tutti i lavoratori incaricati avevano contratto di lavoro interinale a tempo determinato.